Danila e Boris
Brevemente "il feltro"
       

Se il filo è la struttura del mondo, come la parola, il feltro è il suo antenato. Il feltro, questo ”estraneo” al tessuto è senza inizio né fine, senza verticale o orizzontale, senza ordito ne trama.

D’altra parte a differenza della tessitura che si costruisce di giorno in giorno e pezzo per pezzo, il feltro si fa in una sola volta e nella totalità della sua superficie, sia essa piccola o grande. Si può infeltrire della lana, del mohair, dell’angora,della seta e giocare sui contrasti. Si possono altresì mescolare materiali tipo: Legno, tessuti, piume, maglie e fili.

Il vello della pecora, ben lavato e cardato, viene depositato su una base secondo il modello del manufatto, con le fibre disposte parallelamente e a strati alterni opposti, uno verticale e uno orizzontale.

Tutta la superficie si inum9isdisce con acqua calda, sapone e s’inizia ad appiattirla con le mani. Raggiunto una certa consistenza si procede alla follatura: arrotolando e lavorando il manufatto con forza su una base ruvida. In questo modo le fibre si infeltriscono sempre di più e avvicinandosi le une alle altre formano una struttura molto solida, resistente e malleabile che potrà essere modellata, tagliata, assemblata a punto.

 
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